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L'Iter di Localizzazione

Per la prima volta in Italia la localizzazione di una grande opera avviene mediante una procedura che per legge è basata su un processo di coinvolgimento dei territori. Il Decreto assicura infatti l’integrazione fra gli aspetti di natura tecnico-scientifica e le attività di informazione, trasparenza e coinvolgimento, con una consultazione pubblica sul progetto DNPT che mira a pervenire a una soluzione di localizzazione concordata con le comunità locali.

La localizzazione, la progettazione, la realizzazione e l’esercizio del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico sono affidati dalla Legge a Sogin, la Società pubblica responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi.

Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee

Come previsto dal Decreto legislativo 31 del 2010, Sogin ha elaborato la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) applicando i criteri di localizzazione definiti nella Guida Tecnica n. 29 dell’ente di controllo ISPRA (oggi ISIN – Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione) e i requisiti indicati nelle Linee Guida della IAEA (International Atomic Energy Agency).

Scarica la Guida Tecnica n.29

15 criteri di esclusione

  • Hanno determinato l’esclusione delle aree le cui caratteristiche non permettono di garantire piena rispondenza ai requisiti di sicurezza e la conseguente individuazione delle “aree potenzialmente idonee”
  • La loro applicazione è stata attuata attraverso verifiche basate su normative, dati e conoscenze tecniche disponibili per l’intero territorio nazionale, anche mediante l’utilizzo dei GIS-Sistemi Informativi Geografici e, in alcuni casi, di banche dati gestite da enti pubblici

13 criteri di approfondimento

  • L’applicazione di tali criteri ha condotto all’esclusione di ulteriori porzioni di territorio all’interno delle aree individuate a seguito dell’applicazione dei criteri di esclusione
  • La loro applicazione è stata condotta attraverso indagini e valutazioni specifiche sulle aree risultate non escluse
  • Saranno inoltre applicati in dettaglio nelle aree della CNAI oggetto di manifestazione d’interesse

La proposta di CNAPI non individua il sito in cui verrà realizzato il Deposito Nazionale, ma indica solo le aree che presentano caratteristiche favorevoli da un punto di vista tecnico per garantire la massima sicurezza della struttura nel lungo periodo. Sono state, ad esempio, escluse le aree interessate da elevato rischio vulcanico e sismico, fagliazioni, frane, alluvioni o che insistono su aree protette o insediamenti civili, industriali e militari.

La proposta di CNAPI individua, infatti, 67 aree potenzialmente idonee in 7 Regioni italiane, tutte rispondenti in pari misura ai criteri di sicurezza della Guida Tecnica n. 29, coinvolgendo in tutto 69 Comuni:

  • 14 Comuni piemontesi ricadenti nella Provincia di Alessandria e Città metropolitana di Torino;
  • 3 Comuni toscani ricadenti nelle provincie di Grosseto e Siena;
  • 14 Comuni laziali ricadenti nella provincia di Viterbo;
  • 8 Comuni lucani ricadenti nelle provincie di Matera e Potenza;
  • 3 Comuni pugliesi ricadenti nelle provincie di Bari e Taranto;
  • 5 Comuni siciliani ricadenti nelle provincie di Palermo, Trapani e Caltanissetta;
  • 22 Comuni sardi ricadenti nella provincia di Oristano e Sud Sardegna.

Rappresentazione grafica sintetica delle aree potenzialmente idonee individuate nella CNAPI

La panoramica indica l’ubicazione delle 67 aree potenzialmente idonee (puntatore di colore viola). Ingrandendo su ciascuna area si visualizza, in base al colore, la classe di idoneità ad essa associata (Classe A1 – Area continentale molto buona, verde scuro; Classe A2 – Area continentale buona, verde chiaro; Classe B – Area insulare, azzurro; Classe C – Area in zona sismica 2, gialla)

Una volta elaborata, Sogin ha trasmesso la proposta di Carta all’ente di controllo, che ha verificato la corretta applicazione dei criteri e l’ha validata. La CNAPI è stata così inviata al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare (oggi Ministero della Transizione Ecologica) per il nulla osta alla pubblicazione, aprendo la fase di consultazione pubblica.

Dopo un lungo percorso di consultazione e di confronto con i territori interessati, solo una fra queste aree sarà scelta, alla fine del percorso di localizzazione, per ospitare il Deposito unico nazionale per i rifiuti radioattivi italiani.

La Consultazione
Pubblica

Acquisito il nulla osta, Sogin ha pubblicato sul sito depositonazionale.it la CNAPI, il progetto preliminare del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico e i documenti correlati, dandone contestuale avviso sui quotidiani a maggior diffusione nazionale.

Si è aperta così una fase di consultazione pubblica, della durata di 180 giorni, in cui le Regioni, gli Enti locali e tutti i soggetti portatori di interessi hanno potuto formulare e trasmettere a Sogin osservazioni e proposte tecniche.

Obiettivo della consultazione pubblica è arrivare a una decisione partecipata e condivisa del sito nel quale sarà realizzato il Deposito Nazionale.

Dal 16 luglio 2021, le osservazioni e proposte tecniche pervenute regolarmente sono consultabili sul sito depositonazionale.it

Complessivamente sono state pubblicate oltre 300 osservazioni e proposte tecniche, per oltre 20.000 pagine costituite da atti, documenti, studi, relazioni tecniche e cartografie.

All’interno della fase di consultazione pubblica si è svolto il Seminario Nazionale, la cui promozione è stata avviata il 3 agosto 2021, con un avviso sui principali quotidiani nazionali e a maggior diffusione locale nelle aree della CNAPI.

I lavori del Seminario Nazionale si sono svolti dal 7 settembre 2021 al 24 novembre 2021 e si sono conclusi il 15 dicembre 2021 con la pubblicazione degli Atti conclusivi.

Con tale pubblicazione, si è aperta la successiva fase di 30 giorni di consultazione, prevista dal D.lgs. n. 31/2010 e ss.mm.ii., durante la quale i soggetti portatori di interessi qualificati hanno potuto inviare ulteriori osservazioni.

Tali osservazioni devono essere state formalmente trasmesse a Sogin e al Ministero della Transizione Ecologica, al quale, con l’entrata in vigore del Decreto-legge 1 marzo 2021, n. 22 (“Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri”) convertito, con modificazioni, con L. 22 aprile 2021, n. 55,, sono attribuite le funzioni del Ministero dello Sviluppo Economico, originariamente indicato al comma 5 dell’art. 27 del D.lgs. n.31 del 2010 e ss.mm.ii..

Gli esiti della consultazione pubblica, compreso il Seminario Nazionale, sono funzionali alla successiva fase della procedura di localizzazione, la predisposizione della CNAI (Carta Nazionale delle Aree Idonee).

On line gli atti conclusivi del Seminario Nazionale

Scarica gli Atti conclusivi

Approfondisci la consultazione pubblica

Vai sul portale consultazione pubblica

La Carta Nazionale delle Aree Idonee

Sogin elabora la proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) e la trasmette al Ministero della Transizione Ecologica. Acquisito il parere tecnico dell’ ISIN, il Ministero, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (oggi Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), la approva definitivamente. La CNAI viene, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei Ministeri e dell’ISIN.

Le Manifestazioni di Interesse e la Localizzazione del Sito Idoneo

Una volta pubblicata la CNAI, Sogin invita le Regioni e gli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee a esprimere manifestazioni di interesse, volontarie e non vincolanti, per proseguire nel percorso partecipato di localizzazione del Deposito. La semplice manifestazione d’interesse non comporta alcun impegno da parte delle Regioni o degli Enti locali, ma autorizza in una prima istanza lo svolgimento degli studi preliminari necessari a formalizzare l’eventuale autorizzazione finale. Qualora non vi siano manifestazioni d’interesse, Sogin promuove trattative bilaterali con tutte le Regioni nel cui territorio ricadono le aree idonee.

L’obiettivo di un iter così articolato è quello di sviluppare, in diverse fasi e con diversi strumenti, un percorso condiviso per il raggiungimento dell’intesa.

In ciascuna area oggetto di intesa, Sogin effettua ulteriori indagini tecniche, secondo le modalità indicate da ISIN. Al loro termine, Sogin formula la proposta di localizzazione, sulla quale ISIN ha espresso parere vincolante circa l’idoneità, al Ministero della Transizione Ecologica che, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (oggi Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), sentito il Ministro dell’Istruzione, individua, con proprio decreto, il sito dove realizzare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico. Nel territorio in cui è individuato il sito prescelto, Sogin avvierà una campagna di informazione diffusa e capillare volta a comunicare alla popolazione le necessarie informazioni sul Deposito Nazionale,

Per approfondimenti visita il sito www.depositonazionale.it

Sul sito è disponibile la documentazione oggetto della Consultazione pubblica
e dell’approfondimento durante il Seminario Nazionale.